Recessione: come influenza la nostra vita?
Cosa vuol dire recessione?
Ti stupirà saperlo, ma malgrado si parli spesso di recessione, non esiste una definizione unica per questo fenomeno! Possiamo descriverla in parole povere come una fase del ciclo economico caratterizzata da una riduzione dell’attività economica per almeno due trimestri.
In questi mesi il PIL, che serve a misurare appunto l’attività economica, registra un numero in discesa, e sappiamo di essere entrati in un periodo di recessione.
Cosa causa la recessione?
Le cause della recessione economica possono essere rintracciabili in più di un fattore:
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- un evento inatteso che crea uno shock economico improvviso, rallentando la crescita economica. Ti è venuta in mente la pandemia di Covid-19? Esatto, è il fenomeno più recente e imponente, ma anche fenomeni più complessi come l’attuale crisi energetica possono scatenare una recessione.
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- Indebitamento eccessivo: imprese e individui indebitati in modo eccessivo vedono deteriorarsi il proprio merito creditizio, il costo per gli interessi da pagare sul debito sale fino a farli risultare insolventi: se le insolvenze diventano un fenomeno generalizzato, il danno si estende all’economia (ricordi la crisi dei Mutui Subprime?).
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- Bolle finanziarie: gli investimenti dettati da euforia irrazionale e ingiustificati fanno crescere, anche in modo esponenziale, il prezzo di alcuni asset. Ma poi la bolla scoppia, il panico spinge a vendere e il mercato deve affrontare pesanti ribassi e recessione (come è successo per la crisi delle Big Tech di inizio 2000).
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- Inflazione elevata per un periodo di tempo prolungato: le banche centrali cercano di controllarla alzando i tassi di interesse e causando un aumento del costo del denaro, che a sua volta porta a una diminuzione della richiesta di finanziamenti e mutui, rallentando quindi l’economia (recessione pilotata: oggi è questo lo scenario più credibile)
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- Deflazione elevata: si verifica quando i prezzi scendono nel tempo e trascinano al ribasso anche i salari, che permettono di spendere meno e riducendo così i consumi. L’economia rallenta tanto che la recessione è inevitabile
Ma ora siamo in recessione?
Se confronti la lista che hai appena letto con ciò che sta succedendo nel mondo occidentale in questi mesi, è difficile negare di star andando in quella direzione, anche se i dati ancora restano positivi per quest’anno e per parte del prossimo.
Le forniture di materie prime dalla Russia sono calate, diventando più care: l’inflazione negli USA e in Europa ha portato le banche centrali ad alzare i tassi di interesse per contenere questo aumento del livello dei prezzi. Le conseguenze che si attendono, rischio calcolato, è che l’economia in questo modo rallenti e con essa l’inflazione.
Non è detto però che la situazione non possa cambiare nel giro di pochi mesi!
Come difendersi dalla recessione?
Prima di tutto ricorda che la recessione è una naturale fase del ciclo economico e chiediti quanto dura una recessione in media: non c’è una legge scritta in merito, ma se osserviamo i dati è facile accorgersi che quasi ogni recessione del passato è durata mediamente 11 mesi.
Se sei un investitore, aggiustare il tuo portafoglio con la convinzione di poter anticipare il mercato potrebbe risultare dannoso, mentre un portafoglio ben diversificato per asset class è un’ottima soluzione per affrontare ogni fase del ciclo economico e non perdere i migliori giorni sui mercati, evitando inutili previsioni e movimentazioni che potrebbero implicare un costo elevato.
Anzi, approfitta di queste fasi per fare acquisti programmati dopo ogni ribasso anche con l’utilizzo di piani di accumulo della durata di 12-24 mesi per approfittare del valore in ribasso delle quotazioni.
Ci sono poi gli asset che storicamente meglio performano in fasi di recessione: i bond di qualità, i titoli di stato USA, il dollaro e le valute rifugio, ma che dovrebbero far già parte di una parte sostanziosa di una corretta pianificazione del risparmio e del famoso portafoglio robusto di cui parlo sempre.
E quegli asset hanno storicamente performato meglio dopo quasi ogni fase recessiva, ma questi è meglio scoprirli in un appuntamento dedicato e dopo aver analizzato la “robustezza” e la giusta composizione del tuo portafoglio attuale per i tuoi obiettivi.
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