Perché investire nel lungo periodo
Spesso si dice che se si investe deve essere nel lungo periodo.
Ma cosa è questo lungo periodo? E quanto dura?
Il valore del tempo
Negli investimenti si tende a sottovalutare l’importanza del tempo e della volatilità, pensando solo al rendimento.
Confrontiamo il rendimento e la volatilità durante una serie storica di 125 anni di diversi orizzonti temporali: 1 anno, 5 anni, 10 anni e 20 anni.
- Investire nell’azionario con un orizzonte temporale di 1 anno può dare alti rendimenti ma essere estremamente rischioso
- Investire con un orizzonte temporale di 5 anni presenta un rendimento medio più contenuto e la volatilità si riduce notevolmente
- Se raddoppiamo il nostro orizzonte temporale (10 anni), il rendimento medio scende, ma si riduce anche la probabilità di perdere i nostri soldi
- 20 anni può essere definito un lungo orizzonte temporale. I rendimenti si sono dimostrati sempre positivi e le probabilità di perdere i propri soldi si sono azzerate
I vantaggi del lungo periodo
Va sottolineato che i dati del passato non sono una garanzia per quelli futuri; tuttavia ci offrono ottimi spunti di riflessione.
Considerando 125 anni, abbiamo visto come il breve periodo di 1 anno sia estremamente rischioso. Gli orizzonti medio-lunghi hanno sì minor volatilità ma comunque probabilità di perdite. L’orizzonte di 20 anni, invece, è riuscito ad azzerare le perdite.
Ecco quindi che abbiamo risposto alla domanda “quanto dura il lungo periodo?”
Si pensa che 5-10 anni siano abbastanza ma non è così. Nei mercati possono verificarsi anni particolarmente positivi ed anni particolarmente negativi ma un buon orizzonte temporale riesce a mediarli.
Negli investimenti la chiave per il successo è iniziare il prima possibile.