Nel post della scorsa settimana abbiamo riflettuto sul come si può passare dallo status di risparmiatori a quello di investitori, ma quali sono le doti migliori di un investitore?

Fasi di difficoltà come quella presente sono naturali, e vanno accettate con abnegazione. Come potremmo migliorare noi stessi senza sforzo? E allo stesso modo come potrebbero farlo i mercati?
Il consiglio in queste fasi è di allargare la prospettiva, non rimpicciolirla. Monitorare il nostro percorso giornalmente o mensilmente sarebbe come mettere una webcam nella foresta per vedere se gli alberi stanno crescendo.

Quello che possiamo fare nelle fasi ribassiste è mantenere la rotta e, se possibile, incrementare gli acquisti. Questi in un primo momento sembreranno quasi sempre sbagliati (finché il trend è in calo), ma risulteranno alla fine quasi sempre giusti (perché velocizzeranno i recuperi e creeranno un plusvalore finale da sommare al rendimento pianificato).

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sulla cedola e sul dividendo. In queste fasi storiche tornano di moda i titoli di stato e le soluzioni a stacco cedolare. È una battuta, ma per chi sceglie di accumulare e non staccare le cedole c’è un rendimento molto superiore nel lungo periodo rispetto a chi preferisce vedere accreditato sul proprio conto corrente qualcosa che spesso non risponde neppure a un obiettivo concreto di integrazione di un reddito.

Nel tempo l’alleato migliore dell’investitore è l’interesse composto (nemico della cedola). Cedola o meno significa scegliere? Mi interessa aver accanto la forza di questo alleato oppure no?

Non lasciarti guidare dalle emozioni, dai trend, da consigli di amici o guru di Tik Tok. Investire è un processo serio, anche meno complesso di quanto si creda, ma non semplice. Perché? Perché non semplice è la psiche umana. Non siamo razionali, mentre il risultato dipenderà dalla gestione delle nostre emozioni e comportamenti. Perciò come quando ci facciamo guidare per la nostra salute da un bravo medico, allo stesso modo dobbiamo scegliere di farci guidare da un professionista in ambito finanziario che ci aiuti a pianificare in base agli obiettivi e rispettando le nostre caratteristiche personali, ci accompagni e guidi nel percorso con trasparenza, ci supporti e aiuti a non commettere errori nei momenti più complessi.

Ti auguro che, se non hai ancora compiuto il passaggio da risparmiatore a investitore, il 2023 sia l’anno giusto per questa trasformazione.

Felice anno nuovo dal tuo consulente finanziario,
Francesco Cambi.