La RITA: cosa è e come funziona
Tra i vantaggi offerti dalle forme pensionistiche complementari, vi è anche la RITA, ovvero la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Chi sottoscrive un fondo pensione, qualche anno prima della maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, può richiedere una rendita attingendo a tutto o parte di quanto accumulato.
Quali sono le caratteristiche della RITA?
Si tratta di una rendita:
- Integrativa: viene presa dal capitale accumulato nel proprio fondo pensione
- Temporanea: non è vitalizia ma erogata nel periodo di tempo che intercorre dal momento della richiesta a quello del pensionamento per vecchiaia
- Anticipata: viene corrisposta prima del pensionamento nel regime pubblico e dell’erogazione della pensione complementare
Ma quali requisiti dobbiamo avere per richiederla?
- Al momento della richiesta l’aderente deve aver concluso l’attività lavorativa
- Deve essere iscritto da almeno 5 anni al fondo pensione
- Deve avere 5 anni in meno rispetto all’età richiesta per la pensione di vecchiaia + 20 anni di contributi all’Inps OPPURE 10 anni in meno rispetto all’età richiesta per la pensione di vecchiaia + essere disoccupato da 2 anni
Come si richiede la RITA?
Attraverso l’apposito modulo previsto dal proprio fondo pensione e presentando la documentazione necessaria.
E in caso di decesso dell’aderente durante la percezione della RITA?
Il capitale non ancora rimborsato viene liquidato agli eredi o ai beneficiari indicati. Il capitale in ogni caso non entra nell’asse ereditario e non subisce l’imposta di successione.
I 4 punti di forza della RITA:
- Revocabilità: l’aderente può revocare la scelta dopo l’attivazione e interrompere l’erogazione. La parte di capitale non erogata rimane investita nella forma pensionistica
- Flessibilità: si può scegliere di destinare a RITA tutto o parte del proprio fondo pensione. La parte di capitale restante rimane nel fondo pensione
- Tassazione: la tassazione è agevolata, al 15%. Ogni anno eccedente il quindicesimo di partecipazione a forme pensionistiche complementari la tassazione si riduce dello 0,3%, fino ad arrivare a un minimo del 9%
- Erogazione: varia da caso a caso, ma generalmente è mensile o trimestrale
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