Il tema di oggi ha il colore verde: oggi parleremo infatti di investimenti sostenibili e raduneremo insieme alcune idee per il portafoglio del futuro grazie ai fondi ESG.

La finanza sostenibile abbraccia tutti quegli investimenti da parte di privati, Stati e istituzioni, che mirano a creare valore nel lungo termine indirizzando il capitale verso attività che, oltre a generare plusvalore economico, siano anche utili alla società, migliorino l’utilizzo delle risorse naturali e dell’ambiente in generale.

Lo scopo di un investimento sostenibile è quello di crescere, sì, ma in una direzione più etica, andando incontro a un mondo in cui i progetti ambientali e sociali diventino il motore per lo sviluppo della nostra economia futura.

ESG è un termine usato in ambito economico/finanziario per indicare le attività legate all’investimento responsabile che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance: l’acronimo ESG sta per Environmental, Social, Governance ed è destinato a essere sempre più spesso sulla bocca degli investitori.

Perché ogni ricerca ci conferma che investire secondo questi criteri e in questi settori non è solo utile alla nostra società, ma conviene anche da un punto di vista economico e finanziario per i ritorni medi che da ormai 10 anni risultano più stabili, meno legati alle oscillazioni normali dei mercati e con flussi sempre in crescita.

E se è vero che finora l’Europa ha dimostrato la più alta sensibilità verso questo tema e i maggiori investimenti a livello mondiale, ricordiamoci anche che Biden, sin dalla sua elezione ha dichiarato di voler dare centralità alla questione climatica e ambientale, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 dell’industria elettrica e raggiungere il 100% di energia pulita entro il 2035. Questo concretamente cosa significa? Investire 2000 miliardi in 4 anni.

In Europa l’idea è quella di puntare quasi tutto su questo tema: basti pensare che il recovery fund ha sì l’obiettivo di rilanciare le economie dei vari stati attraverso l’indebitamento, ma con il vincolo di spenderne almeno la metà in rivoluzione energetica e digitale proiettandoci in una nuova green economy: digitalizzazione, innovazione, competitività del sistema produttivo, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità, istruzione, educazione tech e apprendimento digitale.

I titoli ESG stanno offrendo molteplici opportunità a tutti noi investitori: se pensiamo solo alla parte obbligazionaria sono tanti i green bond e i sustainable bond emessi da società, enti, banche centrali.

Ci sono poi numerosi fondi di investimento su svariati temi specifici (cambiamento climatico, mobilità elettrica, sostenibilità alimentare e agricola, educazione, riciclaggio di rifiuti, energie rinnovabili), oppure fondi storici che si stanno riconvertendo all’approccio ESG escludendo dai loro portafogli aziende di settori poco etici (tabacco, armi, OGM, esperimenti sugli animali, energia nucleare, combustibili fossili) e inserendo aziende a impatto ambientale e sociale positivo, concreto e misurabile (in gergo best in class).

Dico sempre che il mio lavoro è ascoltare anche le persone e so che portafogli e proprietari si assomigliano.

Magari hai sempre sentito forti questi temi dentro di te, ma non sapevi della possibilità di investire su di essi: vorrei che questo approfondimento ti sia stato utile a comprendere che è possibile creare portafogli all’altezza dei tuoi principi senza rinunciare a una buona performance in modo da avere successo, raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e nel mentre fare del bene a tutti.

Se questo argomento ti interessa e desideri che ti guidi alla scoperta di un modo più etico e sostenibile di investire, contattami gratuitamente e senza impegno: ci incontreremo, anche a distanza, per discutere di questi temi e capire come integrare gli investimenti ESG nel tuo portafoglio.