I soldi fanno la felicità?
Quante volte ci siamo posti/e questa domanda?
Effettivamente vediamo che le persone vogliono diventare più ricche per diventare più felici.
La felicità è un argomento complesso, ma ciò che ci accomuna è che tutti vogliamo esercitare il controllo sulla nostra vita.
Controllo = felicità
Angus Campbell osservò che il principale denominatore comune della felicità è la percezione di controllo sulla propria vita: fare ciò che vogliamo quando vogliamo e con le persone che scegliamo.
Un piccolo patrimonio permette di prenderci qualche giorno libero dal lavoro se siamo malati, di aspettare che arrivi l’offerta di lavoro giusta dopo un licenziamento, di poter scegliere un lavoro meno retribuito ma con orari flessibili, di poter andare in pensione quando vogliamo.
Il controllo sul tempo
Se il nostro tempo non ci appartiene, siamo costretti ad accettare tutte le sfortune che ci capitano. Se invece abbiamo flessibilità, avremo il tempo di aspettare che si presentino le occasioni perfette. Questo è un rendimento nascosto del risparmio.
Il più grande valore intrinseco del denaro è infatti il fatto che ci dia il controllo del nostro tempo. Ci permette di ottenere l’indipendenza e l’autonomia, la libertà di scegliere cosa fare e quando farlo.
Avere più controllo sul proprio tempo e sulle proprie opzioni sta diventando una delle valute più preziose al mondo.
Come si ottiene?
Risparmiando. E non dobbiamo avere necessariamente un obiettivo, perché il nostro mondo è imprevedibile.
Il risparmio fine a se stesso ci offre più opzioni e maggiore flessibilità, la possibilità di aspettare e l’opportunità di cogliere le occasioni. Ci dà tempo per riflettere, ci permette di cambiare rotta quando vogliamo.
Possedere tanti soldi non necessariamente ci rende felici. Ciò che costituisce la vera ricchezza è essere padroni del proprio tempo, e fare quel che vogliamo quando vogliamo genera il dividendo più alto che esista in finanza.