Finanza e tennis
Durante il conferimento della laurea ad honorem in lettere, la leggenda del tennis Roger Federer ha tenuto un emozionante discorso davanti agli studenti del Dartmouth College, nel New Hampshire.
Il campione ha spiegato che “nel tennis la perfezione è impossibile. Ho vinto l’80% delle partite giocate in carriera ma ho vinto solo il 54% dei punti”.
Cosa c’entra questo con la finanza e gli investimenti? Ogni giorno i mercati hanno il 54% di probabilità di salire e il 46% di scendere. È quasi come fare testa o croce. Ogni anno però la percentuale di anni che chiudono positivi sale già al 70% rispetto al 30% degli anni negativi.
Se poi si allunga l’orizzonte dell’investimento ad un’intera “partita” o addirittura una “stagione”, che per un investimento significa parlare di 3-5 o meglio 10 anni, le percentuali salgono fino al 95%.
Il parallelismo è evidente: non dobbiamo soffermarci sulle variazioni di breve periodo o su ogni momento negativo. Avere una logica di medio e lungo termine è la strategia vincente per ottenere i risultati che i mercati (così come i campioni di tennis) raggiungono nel tempo.
“I migliori al mondo non sono i migliori perché vincono ogni punto, ma perché hanno imparato ad affrontare i punti persi”, comprendere le dinamiche, gestire i comportamenti, le emozioni e utilizzarli a proprio vantaggio.