Aggiornamento dei mercati – mese di settembre
Eccoci ritrovati per un aggiornamento dei mercati del mese di settembre
Il 2023 vede fino a oggi un leggero recupero dei portafogli così composto: bene la parte azionaria, specialmente quella più tecnologica, un prezzo dell’oro e delle materie prime piuttosto stabile e un ulteriore leggero calo, che si somma a quello ben più importante dello scorso anno, del mercato obbligazionario globale.
Quest’ultimo dato ci ha portati a parlare del decennio perduto del mercato obbligazionario, che va dal 2013 al 2023. Sì, anche le obbligazioni, i titoli di Stato possono avere anni molto duri: era accaduto per esempio anche negli anni ’70.
Questo per ricordarci che non sono solo le azioni, le obbligazioni, il conto corrente o gli immobili ad essere investimenti rischiosi o sicuri, ma piuttosto sono le nostre convinzioni, le scelte consigliate da altri o i portafogli più o meno robusti, costruiti quindi nei giusti orizzonti temporali oppure no, ad essere scelte corrette e quindi sicure o non corrette e quindi rischiose.
Dunque, dopo il decennio perduto del mercato azionario USA, quello del 2000-2010, siamo ora di fronte al decennio perduto dei titoli di Stato. Quindi al di là dello strumento, chiunque avesse investito in titoli di Stato italiani, in btp, in titoli americani, in fondi, in gestioni patrimoniali obbligazionarie (quindi tutto il mondo obbligazionario) si ritrova oggi un valore inferiore rispetto all’inizio.
Oggi gli investitori si trovano quindi da una parte dei prezzi drasticamente scesi, e dall’altra dei rendimenti drasticamente saliti: potenzialmente una grande opportunità da cogliere; il decennale USA infatti presenta i rendimenti ai massimi da 16 anni, ma tutto il mondo obbligazionario ha dei prezzi inferiori rispetto al prezzo che renderanno alla fine dell’obbligazione. Per chi ha un orizzonte temporale giusto, si tratta di un’opportunità che potrebbe portare a dei rendimenti che non si vedevano da diversi anni nel mondo obbligazionario.
Qualcuno pensa forse che investire sia facile?
Costruire ricchezza è tecnicamente facile, ma mentalmente difficile. Facile, in quanto teoricamente basta semplicemente vivere al di sotto delle tue possibilità, quindi creare risparmio, evitare debiti ad alto tasso di interesse e investire a lungo termine i propri risparmi in strumenti altamente diversificati e a basso costo. Difficile, in quanto tutti intorno a noi spendono più soldi di quanto guadagnano. Oggi è sempre più complesso creare risparmio, soprattutto per le nuove generazioni, perché viviamo in un mondo che tende a spendere molto di più rispetto a quanto è necessario, a vivere il presente e la gratificazione immediata.
L’altra cosa che spesso fa impoverire è il fatto che molti investono a breve termine: o tenendo tutto sul conto a perdere valore, o facendo delle scelte inefficienti, o non pianificando, o con delle guide che spesso portano a dei comportamenti sbagliati.
Ecco perché è necessario dotarsi di un metodo, di un processo per “sterilizzare” certe pulsioni che alimentano scelte sbagliate che portano ad errori e promuovere invece i comportamenti giusti, che portano alle giuste scelte di valore.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento dei mercati!