TFR: dove conviene versarlo?
Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è una parte della retribuzione del lavoratore dipendente che viene accantonata mensilmente o trimestralmente dal datore di lavoro e che viene erogata al termine del rapporto lavorativo (se lasciata in azienda).
Sostanzialmente, è una somma che il datore di lavoro accumula negli anni in favore del dipendente. Essa corrisponde, annualmente, al 6,91% della retribuzione lorda annuale.
Dove destinare il TFR?
Non tutti i lavoratori dipendenti sanno però che hanno a disposizione due possibilità di destinazione del TFR:
- Lasciarlo in azienda
- Versarlo in un fondo pensione
In caso di prima assunzione, hai 6 mesi di tempo per decidere se destinare il TFR a un fondo pensione, oppure se lasciarlo in azienda. Nel caso in cui non esprimi alcuna preferenza, il TFR confluirà in automatico nel fondo pensione negoziale dell’azienda.
In caso di nuovo rapporto di lavoro, se avevi precedentemente scelto di lasciare il TFR in azienda, il nuovo datore di lavoro manterrà la scelta iniziale, fermo restando che in qualunque momento potrai decidere di destinare il TFR a un fondo pensione.
Dove conviene destinare il TFR?
Ma quindi come si fa a capire qual è la scelta migliore? Ci sono 3 elementi principali da considerare:
Rendimento atteso e costi
Il TFR lasciato in azienda si rivaluta ogni anno dell’1,5% fisso più il 75% del tasso d’inflazione registrato annualmente e non ha alcun costo.
Il rendimento e i costi del fondo pensione dipendono invece dalla linea di investimento scelta e dalla casa di gestione. Potenzialmente, un fondo pensione efficiente offre nel lungo periodo un rendimento atteso superiore.
Necessità delle somme nel breve periodo
Se hai deciso di lasciare il TFR in azienda e dopo poco cambi lavoro, hai immediatamente diritto al 100% del TFR maturato.
Se hai destinato il TFR alla previdenza complementare, puoi avere un riscatto pari al 50% della tua posizione in caso di disoccupazione dopo 1 anno, o un riscatto del 100% in caso di disoccupazione dopo 4 anni.
Destinando il TFR al fondo pensione si va quindi a vincolarlo per il lungo periodo, eccetto per le seguenti anticipazioni possibili:
- anticipazione fino al 75% per spese mediche (con tassazione dal 9 al 15%)
- anticipazione fino al 75% per acquisto o ristrutturazione prima casa (dobbiamo però essere iscritti/e alla previdenza complementare da almeno 8 anni; tassazione al 23%)
- anticipazione fino al 30% del montante maturato per qualsiasi motivazione (se siamo iscritti/e al fondo pensione da più di 8 anni; tassazione al 23%)
Tassazione
Lasciando il TFR in azienda, la tassazione varia in base all’aliquota media IRPEF degli ultimi 5 anni, e può andare dal 23% al 43%.
Il TFR destinato invece ad un fondo pensione, al sopraggiungere della pensione, vede applicata un’aliquota massima del 15% che diminuisce dello 0,3% ogni anno di iscrizione successivo al quindicesimo, fino ad arrivare a un’aliquota minima del 9%.
Altre variabili
Ricordiamo anche che se lasci il TFR in azienda, il tuo denaro è vincolato all’andamento dell’azienda stessa, e che se quindi questa dovesse fallire, rischi di perderlo.
Al contrario, un fondo pensione è uno strumento a tuo nome, impignorabile e insequestrabile: qualsiasi cosa succeda, in un fondo pensione ben diversificato il tuo patrimonio è al sicuro.
Inoltre, se scegli di destinare il tuo TFR a un fondo pensione, puoi accedere a importanti vantaggi fiscali (se vuoi saperne di più clicca qui).
Cosa scelgo?
La scelta migliore per il proprio TFR dipende da molte variabili, su tutte la propria età e le prospettive lavorative e di vita future.
Per un giovane che ha la certezza di voler cambiare lavoro dopo la prima occupazione e che sa che il TFR potrebbe fargli comodo nei periodi tra la fine di un contratto lavorativo e l’inizio di una nuova esperienza, la scelta più saggia sembra essere quella di tenere il TFR in azienda per poi usufruirne nei periodi dove si è alla ricerca di lavoro.
Per quanto riguarda invece un lavoratore con una certa stabilità di vita ma con davanti a sé molti anni di lavoro prima del pensionamento, la scelta di versare il TFR in un fondo pensione potrebbe essere la più sensata al fine di ottenere una redditività superiore.
I due esempi proposti sono generici e non considerano elementi specifici di ognuno di noi, motivo per il quale prima di compiere la scelta di destinazione del proprio TFR è bene analizzare nel dettaglio la propria situazione, i propri obiettivi di medio termine e le proprie scelte lavorative, facendosi supportare da un professionista.